In
tempo di Pasqua e di sorprese uscite dall’uovo, direi che questa di Mugler è
bella sostanziosa. Ero un po’ prevenuta sulle fragranze Thierry Mugler che, pur essendo molto
apprezzate e note sul mercato, non hanno mai incontrato i miei gusti. Gli ormai
classici Angel, Alien, Aura non sono fra i miei preferiti, pur riconoscendone l’originalità
e la ricerca. Così, quando uscì Womanity, nel 2010, non me ne curai affatto, sbagliando.

L’ho scoperto grazie al canale youtube di Sinister, giovane e preparata scout
di profumi, che lo riproponeva parlando delle note che lo caratterizzano.
Epifania! (Anche se siamo a Pasqua) Womanity ha una freschezza leggermente
salata che mi ha letteralmente stregato e quanto c’è di dolce nella sua composizione
proviene dalle note del mio frutto preferito, il fico. Se le altre fragranze di
Mugler, in un certo senso, chiudono creando un guscio attorno a chi
lo indossa, quasi una bolla prossemica, Womanity eau de parfum apre al mondo e
all’altro raccogliendo attorno a sé aria e ossigeno, spalanca i sensi verso una
distesa marina che rappresenta un brodo primordiale essenziale, la donna o da
cui nasce la donna.
La fragranza si
sviluppa in tre accordi: legnoso, dolce e salato con le note di legno di fico,
frutta maturata al sole e caviale. Una purezza sensuale e stimolante, attraente ma "indipendente".
Il flacone poi è una vera scultura, slanciato ma
solido con un inserto in metallo veramente interessante. L’immagine della donna
scolpita nell’acciaio si proietta così verso un futuro che ha radici di un colore rosa antico, quello della soluzione. Insomma un emblema di forza e tenerezza
allo stesso tempo, così dunque è la donna per Mugler e per questo lo ringrazio
di questa creazione.p.s. Sì, ho trovato la versione tester. Buon prezzo e prodotto originale, perfetto e ricaricabile