lunedì 10 febbraio 2020

IL tempo e l'epoca del mare

Leonid Andreev, 1908 - moglie e figlio al mare


Oggi a lezione leggevamo il racconto di Čechov "La signora col cagnolino". Per quelli di voi che non lo conoscono dirò brevemente che narra la storia di un incontro tra un uomo maturo, Gurov, e una giovane sposa di nome Anna Sergeevna, la signora col cagnolino appunto. Entrambi i protagonisti si trovano soli a Jalta per trascorrere un periodo di ferie. Il clima della Crimea è dolce e il mare è quello che ci vuole per rimettere in sesto il corpo e la mente di un moscovita e di una giovane originaria di San Pietroburgo. Nessuno meglio di Anton P. Čechov sapeva quanto fosse salutare il mare sia perché egli stesso era un medico sia perché aveva i polmoni sofferenti.
L'inaspettata storia d'amore, scritta nel 1899, prenderà dei risvolti tanto appassionati quanto, in un certo senso, eterni e perfettamente comprensibili anche a noi che viviamo più di un secolo dopo.
Per far capire agli studenti quanto le descrizioni dell'autore fossero ancora oggi vive e palpabili mi sono lanciata in una serie di similitudini per evidenziare anche la differenza di caratteri e di atteggiamento dei protagonisti usando frasi come: "immaginate che si incontrino ad Amalfi un romano e una milanese".
A un certo punto un'allieva mi ha chiesto "ma perché lei era in vacanza da sola?"
Mi sono resa conto, in un lampo di atroce consapevolezza, di aver vissuto un'epoca che per i millennials è davvero distante, quella in cui le donne non lavoravano e gli uomini facevano quello che volevano.
Ho dovuto spiegare che in Russia come nel resto del mondo borghese era normale che le donne, mogli e madri, trascorressero l'estate nelle località di villeggiatura e i mariti rimanessero in città a lavorare.
Mi sono persa dunque in un Amarcord fatto di pensioni Maristella, di seconde case al mare o in montagna, di mariti che al venerdì raggiungevano le famiglie a Jesolo o a Forte dei Marmi. Mentre parlavo mi accorgevo che se per quelli nati nel '900 si tratta di una situazione perfettamente comprensibile anche se non vissuta in prima persona, per loro non lo è. Loro vivono in un mondo in cui le seconde case non esistono più se non per pochi eletti, le mamme lavorano e non possono trascorrere intere estati al mare. Oggi si gratta il fondo del borsellino e si va da qualche parte tutti insieme per una settimana, dieci giorni al massimo.
I nostri "Sapore di mare", i cummendatur, gli amori estivi che nascono a giugno e finiscono a settembre con l'inizio della scuola sono per loro distanti come "La signora col cagnolino" come "Morte a Venezia".
È proprio così: guardando da molto lontano la distanza tra due punti nel tempo e nello spazio tende ad annullarsi fino a quando i due punti non combaciano.
È una regola fotografica e la scrittura di Čechov è fotografia come lo sono ormai i ricordi sbiaditi di noi del Novecento.