Nell'ultima domenica di sole di questa estate si è chiusa l'edizione 2017 di Pordenonelegge, un appuntamento che diventa di anno in anno sempre più ricco di proposte interessanti.
Sono andata all'incontro con due autrici molto note, Loredana Lipperini e Caterina Soffici, entrambe con un lavoro recente:
"L'arrivo di Saturno" di Lipperini e "Nessuno può fermarmi" di Soffici.
I romanzi delle autorevoli scrittrici sono accomunati da molti elementi fra questi il primo è la dimensione storica, seppur attraversata dalla narrazione di una "fiction", l'altro è la ricerca approfondita e credo anche sofferta di fonti e testimonianze.
"L'arrivo di Saturno" ripercorre gli anni '70/'80, in questo caso chiamiamoli pure "gli anni di piombo", riportando alla luce la storia vera della giornalista Graziella De Palo scomparsa, ovvero uccisa, nel 1980 a Beirut mentre seguiva assieme al collega Italo Toni una pista legata al traffico d'armi in Italia e al terrorismo palestinese.
L'ennesimo caso/mistero italiano su cui è sceso un silenzio imbarazzante.
L'autrice si concede anche una digressione filosofica sul concetto di finzione opposto alla menzogna attraverso la vicenda, stavolta inventata (il che non significa bugia) del falsario Han van Meegeren incaricato di dipingere un Giudizio Universale in un santuario in provincia di Macerata.
http://www.giunti.it/libri/narrativa/l-arrivo-di-saturno/
Tra queste deportazioni di italiani, molti dei quali già integrati da almeno due generazioni in Inghilterra, si aggiunse una tragedia all'altra con l'affondamento della Arandora Star, una nave diretta in Canada e piena di "nemici del Regno Unito" che fu silurata, guarda caso, proprio dai tedeschi.
http://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/nessuno-puo-fermarmi/#descrizione
Ho già preso i due romanzi, li leggerò di sicuro perché si tratta di verità alle quali sono interessata e perché le persone che cercano di raccontarle anche aiutandosi con la forma del romanzo e della "finzione" hanno tutta la mia stima. Devo confessare però che se non avessi sentito le autrici parlare del loro lavoro non so se avrei avuto la stessa voglia di leggere i loro libri. Il marketing, la promozione, per quanto io possa essere stata distratta, li avevano presentati quasi come i soliti romanzi di "sentimenti" che scrivono le donne. In particolare su quello di Lipperini hanno insistito sul "rapporto tra due amiche" (perché Lipperini ha conosciuto veramente De Palo) e io al "rapporto tra due amiche" ero già presa dalla noia. Mi dispiace e me ne scuso con l'autrice ma, cara Loredana Lipperini, lei meglio di me sa quanta carta negli ultimi tempi si è spesa su coppie di "amiche per sempre" cercando di agganciare il "fenomeno" Ferrante.
Sono inoltre convinta che se questi libri li avessero scritti degli uomini, sulle pagine di quotidiani e periodici vari le grandi firme si sarebbero sperticate in lodi per "il caso riportato alla luce" per il coraggioso lavoro di ricerca e indagine del tale giornalista o romanziere.
D'altronde, si sa, le donne amano e scrivere e leggere di sentimenti. Per fortuna ritengo che anche la Storia sia un sentimento.
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