"La pornografia asseconda istinti perversi, l'erotismo aiuta a realizzare l'aspirazione ad una vita sessuale normale che è in ognuno di noi. Nei miei negozi c'è solo materiale erotico". (Beate Uhse)
Beate Uhse è il nome di una signora che oltre a essere stata l'unica donna dell'aviazione tedesca durante la seconda guerra mondiale, ha trovato una via singolare per ricostruirsi una vita dopo la sconfitta della Germania. Il 30 aprile del 1945, ormai vedova, per evitare i russi, fugge con i suoi due figli su un bimotore e si consegna agli inglesi. Dopo qualche mese di carcere ritorna in patria e ha l'idea di pubblicare un libretto dal titolo "Schrift X" che spiega i metodi anticoncezionali. L'intuizione che i tedeschi potessero di nuovo sorridere ai piaceri della vita senza mettere al mondo troppi figli (come invece accadde in Italia col Baby Boom) fu profetica. Negli anni '50, grazie al successo del libretto, la signora Uhse mette in piedi un'azienda e nel 1962 "Beate Uhse" diventa il nome di una catena di negozi dedicati all'eros. Nel 1996, per i cinquant'anni di attività, la Uhse apre a Berlino il "Museo erotico".
Per Beate non ci sono dubbi, il sesso deve essere gioia.
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Beate Uhse a Trieste, Riva Grumula 10 |